La storia di Lennox
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La storia di Lennox
EVENTO VIRTUALE
QUI LA PETIZIONE ONLINE http://www.savelennoxpetition.co.uk/
La storia di Lennox è molto famosa all’estero, mentre in Italia è ancora troppo poco conosciuta.
Lennox ha anche un sito dedicato, che tiene aggiornati in merito alle novità sul suo caso.
Ma partiamo dall’inizio di questa storia assurda.
Il 19 maggio 2010 Lennox, un incrocio tra un Labrador e un American Bulldog, venne erroneamente sequestrato dal Belfast City Council Dog Wardens mentre si trovava a casa con la sua famiglia umana.
Lennox non aveva fatto assolutamente nulla: non aveva manifestato comportamenti aggressivi, non aveva mai morso e neppure mostrato i denti. Nessuno si era mai lamentato di lui. Eppure, gli accalappiacani di Belfast sono arrivati a casa sua con un mandato di sequestro.
Presero un tè con i proprietari di Lennox, fumarono una sigaretta, giocarono con gli altri cani di casa e infine presero le misure del muso e delle orecchie di Lennox con un metro da sarto.
In base a quelle misure, decisero che Lennox era un “possibile incrocio Pitbull” e che pertanto doveva essere sequestrato dalla sua casa e messo a morte.
L’Irlanda del Nord deve ancora implementare la legislazione inglese in merito alla gestione canina. Se così fosse, Lennox sarebbe a casa con la sua famiglia e nessuno potrebbe fargli del male. Cambiare questa legge non sarebbe neppure difficile, dal momento che basterebbe l’intervento del Concilio.
E la famiglia di Lennox?
La famiglia di Lennox ha fatto tutto il possibile. È una famiglia ineccepibile, che nel corso degli anni ha dato ospitalità a tanti cani in cerca di casa. Quando Lennox era un cucciolo, la sua famiglia ha provveduto a sterilizzarlo, vaccinarlo, microchipparlo, assicurarlo. Il cane era stato anche analizzato e definito idoneo, e solo cinque anni dopo il Concilio ha utilizzato gli standard di razza imposti dalla ABDA Inc (American Dog Breeders Association Incorporated) per definire Lennox un possibile mix pitbull e, di conseguenza, condannarlo a morte.
La stessa ABDA si è dissociata da quanto avvenuto a Lennox, diffidando il Concilio ad utilizzare in maniera non autorizzata e impropria il suo materiale.
Dal momento del sequestro, la famiglia di Lennox è stata contattata soltanto una volta dal Concilio della città di Belfast: due ore dopo il prelevamento del cane. Uno degli accalappiacani telefonò ai suoi proprietari e disse: “Se non ce lo cedete per la soppressione finirete col perdere il lavoro, dal momento che vi faremo causa”.
Da quel momento in poi, nonostante i disperati tentativi della famiglia di Lennox di parlare con qualcuno, nessuno ha più risposto ai loro appelli.
Ai proprietari non è mai stato riferito dove è detenuto il cane, in che condizioni si trovi, che genere di cura abbiano di lui, quanto esercizio faccia o se lo faccia. La famiglia di Lennox ha ripetutamente chiesto di vedere il cane, anche attraverso un legale, ma le loro richieste sono state sistematicamente negate.
Soltanto recentemente è stata resa pubblica qualche fotografia del cane: Lennox viene mostrato su uno scarno pavimento di cemento, in un box troppo piccolo, senza riscaldamento, senza giocattoli che possano stimolarlo in alcun modo. Nelle foto, Lennox siede in mezzo alle sue feci. Il Consiglio di Belfast sostiene che questo sia un trattamento più che compassionevole.
Nel corso del tempo, la storia di Lennox è finita anche sugli organi di informazione. Tutti si sono dichiarati scioccati dal trattamento riservato ad un cane che non è colpevole di nulla tranne di avere un certo aspetto fisico. La storia di Lennox ha fatto il giro del mondo con petizioni, donazioni e supporto a favore della sua liberazione.
Anche alcune associazioni hanno preso le parti del cane. Tra queste, la stessa ANTBA Inc, oltre a varie organizzazioni animaliste, veterinari, esperti comportamentalisti e di razza: ciascuno di loro ha mostrato supporto alla famiglia del cane e molti hanno deciso di boicottare l’Irlanda come meta per le vacanze fino a che Lennox non tornerà a casa.
La supplica più dolorosa è arrivata dalla padroncina di Lennox, una bambina disabile di undici anni, Brooke. Lei, cresciuta assieme al suo cane, non riesce a comprendere per quale motivo le sia stato strappato. Lennox è il suo migliore amico e da quando è stato portato via, Brooke ha mostrato segni di stress post-traumatico gravissimi, testimoniati da referti medici.
Nel frattempo, dal Consiglio di Belfast è arrivata la notizia che il cane avrebbe, negli ultimi due anni, manifestato comportamenti aggressivi. È stato appurato che non abbia mai morso nessuno, ma questo “dettaglio insignificante” non lo ha liberato dal suo personale miglio verde: il Concilio lo ritiene, per via della sua razza, “totalmente imprevedibile” e vuole abbatterlo seguendo il Dangerous Dogs Order, datato 1991.
Il primo aprile scorso, Lennox ha compiuto sette anni. Al canile della morte nel quale è detenuto sono arrivati migliaia di biglietti d’auguri da tutto il mondo.
La famiglia Barnes, proprietaria di Lennox, ha fatto causa al Consiglio di Belfast. L’udienza è attesa per il prossimo 24 maggio.
Sono circa 700 giorni che Lennox non vede la sua famiglia.
“Il nostro amato Lennox è stato sequestrato quasi due anni fa, dopo aver compiuto cinque anni. Sembra un’eternità che non è più con noi. Ti vogliamo bene, Lennox, e stiamo combattendo per riportarti a casa”.
I supporter di Lennox in tutto il mondo sono 125,000. Facciamoli crescere. La petizione per liberare Lennox, che trovate a questo link, spiega: “Se si trattasse di esseri umani, questo sarebbe classificato come razzismo. Chiediamo a tutte le persone di buon cuore di darci il loro supporto. Non lasciate che Lennox venga assassinato”.
Nella prima foto: Lennox a casa e poi rinchiuso nel canile della morte.
Nella seconda foto: l’appello di Brooke, la sua padrona undicenne, che dice: “Per favore riportate da me il mio migliore amico in tutto il mondo”.
http://all-4animals.com/2012/04/12/l%E2%80%99assurda-storia-di-lennox-condannato-a-morte-per-il-suo-aspetto/
PER PROTESTARE:
NOI ABBIAMO INVIATO UN’EMAIL DI PROTESTA ALLE AUTORITA’ IRLANDESI SEGNALANDO CHE IL LORO PAESE SARA’ BOICOTTATO PESANTEMENTE A CAUSA DI QUESTA DECISIONE. ALLA FAMIGLIA NON E’ STATO NEPPURE PERMESSO DI VEDERLO DA QUANDO E’ STATO SEQUESTRATO, MAI, NEPPURE DOPO QUESTA SENTENZA E NEPPURE PER DIRGLI ADDIO.
INDIRIZZI A CUI INVIARE:
lordmayorsoffice@belfastcity.gov.uk, animal.welfare@dardni.gov.uk,private.office@dardni.gov.uk, complaints@belfastcity.gov.uk, mcnaneyp@belfastcity.gov.uk,environmentalhealthservice@belfastcity.gov.uk, wylies@belfastcity.gov.uk,dogwardens@belfastcity.gov.uk, elwoody@belfastcity.gov.uk, lightfoots@belfastcity.gov.uk,franceyw@belfastcity.gov.uk, info.office@niassembly.gov.uk,ps.ministers@ofmdfmni.gov.uk, ndodds@dup-belfast.co.uk, nmccausland@dup-belfast.co.uk, uup@uup.org, sfadmin@eircom.net, a.maginness@sdlp.ie
OGGETTO: INSERITELO VOI, NON FACCIAMOLI TUTTI UGUALI
TESTO MAIL:
Thanks to your decision to kill Lennox, I am cancelling plans to tour Ireland. Myself and my family will NEVER set foot in your country or spend a cent there. If all animal lovers do the same, you are in for some financial difficulties in the future. I will be sharing on social networks for people to do the same and believe me, many people will never forget.
NOME COGNOME
INDIRIZZO PAESE
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La storia di Lennox è molto famosa all’estero, mentre in Italia è ancora troppo poco conosciuta.
Lennox ha anche un sito dedicato, che tiene aggiornati in merito alle novità sul suo caso.
Ma partiamo dall’inizio di questa storia assurda.
Il 19 maggio 2010 Lennox, un incrocio tra un Labrador e un American Bulldog, venne erroneamente sequestrato dal Belfast City Council Dog Wardens mentre si trovava a casa con la sua famiglia umana.
Lennox non aveva fatto assolutamente nulla: non aveva manifestato comportamenti aggressivi, non aveva mai morso e neppure mostrato i denti. Nessuno si era mai lamentato di lui. Eppure, gli accalappiacani di Belfast sono arrivati a casa sua con un mandato di sequestro.
Presero un tè con i proprietari di Lennox, fumarono una sigaretta, giocarono con gli altri cani di casa e infine presero le misure del muso e delle orecchie di Lennox con un metro da sarto.
In base a quelle misure, decisero che Lennox era un “possibile incrocio Pitbull” e che pertanto doveva essere sequestrato dalla sua casa e messo a morte.
L’Irlanda del Nord deve ancora implementare la legislazione inglese in merito alla gestione canina. Se così fosse, Lennox sarebbe a casa con la sua famiglia e nessuno potrebbe fargli del male. Cambiare questa legge non sarebbe neppure difficile, dal momento che basterebbe l’intervento del Concilio.
E la famiglia di Lennox?
La famiglia di Lennox ha fatto tutto il possibile. È una famiglia ineccepibile, che nel corso degli anni ha dato ospitalità a tanti cani in cerca di casa. Quando Lennox era un cucciolo, la sua famiglia ha provveduto a sterilizzarlo, vaccinarlo, microchipparlo, assicurarlo. Il cane era stato anche analizzato e definito idoneo, e solo cinque anni dopo il Concilio ha utilizzato gli standard di razza imposti dalla ABDA Inc (American Dog Breeders Association Incorporated) per definire Lennox un possibile mix pitbull e, di conseguenza, condannarlo a morte.
La stessa ABDA si è dissociata da quanto avvenuto a Lennox, diffidando il Concilio ad utilizzare in maniera non autorizzata e impropria il suo materiale.
Dal momento del sequestro, la famiglia di Lennox è stata contattata soltanto una volta dal Concilio della città di Belfast: due ore dopo il prelevamento del cane. Uno degli accalappiacani telefonò ai suoi proprietari e disse: “Se non ce lo cedete per la soppressione finirete col perdere il lavoro, dal momento che vi faremo causa”.
Da quel momento in poi, nonostante i disperati tentativi della famiglia di Lennox di parlare con qualcuno, nessuno ha più risposto ai loro appelli.
Ai proprietari non è mai stato riferito dove è detenuto il cane, in che condizioni si trovi, che genere di cura abbiano di lui, quanto esercizio faccia o se lo faccia. La famiglia di Lennox ha ripetutamente chiesto di vedere il cane, anche attraverso un legale, ma le loro richieste sono state sistematicamente negate.
Soltanto recentemente è stata resa pubblica qualche fotografia del cane: Lennox viene mostrato su uno scarno pavimento di cemento, in un box troppo piccolo, senza riscaldamento, senza giocattoli che possano stimolarlo in alcun modo. Nelle foto, Lennox siede in mezzo alle sue feci. Il Consiglio di Belfast sostiene che questo sia un trattamento più che compassionevole.
Nel corso del tempo, la storia di Lennox è finita anche sugli organi di informazione. Tutti si sono dichiarati scioccati dal trattamento riservato ad un cane che non è colpevole di nulla tranne di avere un certo aspetto fisico. La storia di Lennox ha fatto il giro del mondo con petizioni, donazioni e supporto a favore della sua liberazione.
Anche alcune associazioni hanno preso le parti del cane. Tra queste, la stessa ANTBA Inc, oltre a varie organizzazioni animaliste, veterinari, esperti comportamentalisti e di razza: ciascuno di loro ha mostrato supporto alla famiglia del cane e molti hanno deciso di boicottare l’Irlanda come meta per le vacanze fino a che Lennox non tornerà a casa.
La supplica più dolorosa è arrivata dalla padroncina di Lennox, una bambina disabile di undici anni, Brooke. Lei, cresciuta assieme al suo cane, non riesce a comprendere per quale motivo le sia stato strappato. Lennox è il suo migliore amico e da quando è stato portato via, Brooke ha mostrato segni di stress post-traumatico gravissimi, testimoniati da referti medici.
Nel frattempo, dal Consiglio di Belfast è arrivata la notizia che il cane avrebbe, negli ultimi due anni, manifestato comportamenti aggressivi. È stato appurato che non abbia mai morso nessuno, ma questo “dettaglio insignificante” non lo ha liberato dal suo personale miglio verde: il Concilio lo ritiene, per via della sua razza, “totalmente imprevedibile” e vuole abbatterlo seguendo il Dangerous Dogs Order, datato 1991.
Il primo aprile scorso, Lennox ha compiuto sette anni. Al canile della morte nel quale è detenuto sono arrivati migliaia di biglietti d’auguri da tutto il mondo.
La famiglia Barnes, proprietaria di Lennox, ha fatto causa al Consiglio di Belfast. L’udienza è attesa per il prossimo 24 maggio.
Sono circa 700 giorni che Lennox non vede la sua famiglia.
“Il nostro amato Lennox è stato sequestrato quasi due anni fa, dopo aver compiuto cinque anni. Sembra un’eternità che non è più con noi. Ti vogliamo bene, Lennox, e stiamo combattendo per riportarti a casa”.
I supporter di Lennox in tutto il mondo sono 125,000. Facciamoli crescere. La petizione per liberare Lennox, che trovate a questo link, spiega: “Se si trattasse di esseri umani, questo sarebbe classificato come razzismo. Chiediamo a tutte le persone di buon cuore di darci il loro supporto. Non lasciate che Lennox venga assassinato”.
Nella prima foto: Lennox a casa e poi rinchiuso nel canile della morte.
Nella seconda foto: l’appello di Brooke, la sua padrona undicenne, che dice: “Per favore riportate da me il mio migliore amico in tutto il mondo”.
http://all-4animals.com/2012/04/12/l%E2%80%99assurda-storia-di-lennox-condannato-a-morte-per-il-suo-aspetto/
PER PROTESTARE:
NOI ABBIAMO INVIATO UN’EMAIL DI PROTESTA ALLE AUTORITA’ IRLANDESI SEGNALANDO CHE IL LORO PAESE SARA’ BOICOTTATO PESANTEMENTE A CAUSA DI QUESTA DECISIONE. ALLA FAMIGLIA NON E’ STATO NEPPURE PERMESSO DI VEDERLO DA QUANDO E’ STATO SEQUESTRATO, MAI, NEPPURE DOPO QUESTA SENTENZA E NEPPURE PER DIRGLI ADDIO.
INDIRIZZI A CUI INVIARE:
lordmayorsoffice@belfastcity.gov.uk, animal.welfare@dardni.gov.uk,private.office@dardni.gov.uk, complaints@belfastcity.gov.uk, mcnaneyp@belfastcity.gov.uk,environmentalhealthservice@belfastcity.gov.uk, wylies@belfastcity.gov.uk,dogwardens@belfastcity.gov.uk, elwoody@belfastcity.gov.uk, lightfoots@belfastcity.gov.uk,franceyw@belfastcity.gov.uk, info.office@niassembly.gov.uk,ps.ministers@ofmdfmni.gov.uk, ndodds@dup-belfast.co.uk, nmccausland@dup-belfast.co.uk, uup@uup.org, sfadmin@eircom.net, a.maginness@sdlp.ie
OGGETTO: INSERITELO VOI, NON FACCIAMOLI TUTTI UGUALI
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Thanks to your decision to kill Lennox, I am cancelling plans to tour Ireland. Myself and my family will NEVER set foot in your country or spend a cent there. If all animal lovers do the same, you are in for some financial difficulties in the future. I will be sharing on social networks for people to do the same and believe me, many people will never forget.
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INDIRIZZO PAESE
Re: La storia di Lennox
Aggiornamento del 11/07/12
Lennox è morto. Alla fine è stato ucciso. A niente sono serviti gli appelli e le proteste. Parla la famiglia di Lennox, che affida la triste notizia a un twitt da 140 caratteri: "il nostro bellissimo, innocente e coraggioso ragazzo verrà ucciso alle 07 di questa mattina dal Belfast City Council. Perché?". Una domanda che si perde nel silenzio assordante che segue questa dolorosa comunicazione.
Lennox non ce l'ha fatta, la voce si diffonde sul web, l'hashtag #savelennox spopola su twitter, in un misto di amarezza, indignazione e sorpresa. Eppure, già ieri sera una nota della famiglia sulla pagina facebook suonava come una conferma della condanna a morte: "vorremmo cogliere l'occasione per ringraziare di nuovo tutti voi per i vostri messaggi di sostegno. Siamo spiacenti di comunicare che il Belfast City Council sembra intenzionato davvero a uccidere il nostro ragazzo. Nonostante ci fosse stato assicurato in un primo tempo, ci hanno negato la possibilità di dirgli addio. Ci hanno anche detto che non possiamo raccogliere il suo corpo e portare a casa Len. Siamo stati comunque informati che riceveremo "alcune" delle sue ceneri per posta".
Ma Lennox è stato davvero assasinato? Manca la conferma ufficiale, dicono gli utenti. A rispondere loro è poco dopo un comunicato ufficiale del Council stesso, che fa sapere: " il cane Lennox, appartenente alla tipologia illegale di pitbull terrier, è stato umanamente soppresso. Questo in accordo con l’Ordine della Corte della Contea riaffermato dalla Corte d’Appello dell’Irlanda del Nord". La speranza è morta insieme a Len. "Il Consiglio degli esperti ha descritto il cane come uno dei più imprevedibili e pericolosi che avesse mai incontrato", prosegue la nota che tenta di giustificare questa orrenda esecuzione come necessaria "per la sicurezza e l'ordine pubblico".
Non sono bastate le minacce di boicottaggio turistico, la pressione internazionale e quella nazionale, con la richiesta di graziare Lennox arrivata anche dal Primo Ministro dell'Irlanda del Nord. Il Belfast City Council è stato irremovibile. Una presa di posizione davvero assurda e incomprensibile. Talmente surreale da far montare nuovamente il dubbio più volte espresso dalle testate internazionali: e se Lennox non fosse stato liberato perché, in realtà, era già morto? Si tratta di una domanda che probabilmente resterà per sempre senza risposta, così come non si saprà mai cosa avrà provato questo "pericolosissimo cane assassino", strappato brutalmente prima alla sua famiglia umana e poi alla vita. Riposa in pace, Len.
Roberta Ragni
Lennox è morto. Alla fine è stato ucciso. A niente sono serviti gli appelli e le proteste. Parla la famiglia di Lennox, che affida la triste notizia a un twitt da 140 caratteri: "il nostro bellissimo, innocente e coraggioso ragazzo verrà ucciso alle 07 di questa mattina dal Belfast City Council. Perché?". Una domanda che si perde nel silenzio assordante che segue questa dolorosa comunicazione.
Lennox non ce l'ha fatta, la voce si diffonde sul web, l'hashtag #savelennox spopola su twitter, in un misto di amarezza, indignazione e sorpresa. Eppure, già ieri sera una nota della famiglia sulla pagina facebook suonava come una conferma della condanna a morte: "vorremmo cogliere l'occasione per ringraziare di nuovo tutti voi per i vostri messaggi di sostegno. Siamo spiacenti di comunicare che il Belfast City Council sembra intenzionato davvero a uccidere il nostro ragazzo. Nonostante ci fosse stato assicurato in un primo tempo, ci hanno negato la possibilità di dirgli addio. Ci hanno anche detto che non possiamo raccogliere il suo corpo e portare a casa Len. Siamo stati comunque informati che riceveremo "alcune" delle sue ceneri per posta".
Ma Lennox è stato davvero assasinato? Manca la conferma ufficiale, dicono gli utenti. A rispondere loro è poco dopo un comunicato ufficiale del Council stesso, che fa sapere: " il cane Lennox, appartenente alla tipologia illegale di pitbull terrier, è stato umanamente soppresso. Questo in accordo con l’Ordine della Corte della Contea riaffermato dalla Corte d’Appello dell’Irlanda del Nord". La speranza è morta insieme a Len. "Il Consiglio degli esperti ha descritto il cane come uno dei più imprevedibili e pericolosi che avesse mai incontrato", prosegue la nota che tenta di giustificare questa orrenda esecuzione come necessaria "per la sicurezza e l'ordine pubblico".
Non sono bastate le minacce di boicottaggio turistico, la pressione internazionale e quella nazionale, con la richiesta di graziare Lennox arrivata anche dal Primo Ministro dell'Irlanda del Nord. Il Belfast City Council è stato irremovibile. Una presa di posizione davvero assurda e incomprensibile. Talmente surreale da far montare nuovamente il dubbio più volte espresso dalle testate internazionali: e se Lennox non fosse stato liberato perché, in realtà, era già morto? Si tratta di una domanda che probabilmente resterà per sempre senza risposta, così come non si saprà mai cosa avrà provato questo "pericolosissimo cane assassino", strappato brutalmente prima alla sua famiglia umana e poi alla vita. Riposa in pace, Len.
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